Educatori di Azione Cattolica: Indicazioni per il viaggio
Una condizione indispensabile per essere educatore di Azione Cattolica è essere cristiani e
testimoniare l’amore di Cristo: è questo ciò che ci distingue dagli animatori
dei villaggi turistici. L’educatore non perde occasione per pregare
con i ragazzi, prepara i momenti di preghiera tenendo conto delle
concrete esigenze spirituali del gruppo a cui si rivolge.
Ciò che colpisce maggiormente i ragazzi non sono le belle parole ma l'esempio che ricevono.
L’educatore sa che ogni suo comportamento può avere
conseguenze sui ragazzi quindi agisce sempre con coscienza e intelligenza!
L’educatore non deve mai agire in maniera individuale ma deve
sempre aver presente che fa parte di un gruppo. Collaborazione nel
programmare, nel rivedere insieme, impegnandosi per quello che si è
deciso, anche se non è prevalsa la propria opinione.
Semplicità e cordialità di rapporti con i ragazzi e con tutti.
Colui che si lamenta sempre non può essere un buon educatore! Svolgere
ogni compito che è stato affidato sempre con entusiasmo e con gioia!
Stare con i ragazzi: deve essere sempre pronto ad ascoltare i loro
problemi, senza mai banalizzarli. In ogni momento del proprio servizio,
l’educatore non si limita a guardare i ragazzi da lontano. La sua deve
essere una presenza attiva, deve conoscere ogni singolo ragazzo che gli
è stato affidato, cercando di far breccia nel loro cuore per entrare nella
loro storia personale!
Voler bene non significa tanto fare smancerie od avere una semplice
simpatia nei confronti dei ragazzi: il voler bene è soprattutto un atto di
volontà. E’ una posizione a priori: indipendentemente da chi sei ti voglio bene!
L’educatore non ha paura di andare controcorrente,
si mette in gioco, con coraggio, coerenza e responsabilità.
"Ricordatevi che l'educazione è cosa di cuore
e solo Dio ne è il padrone
e non potremo riuscire in cosa alcuna
se Lui non ce ne da le chiavi” (Don Bosco)
EDUCARE NON È FARE MA È AMARE!