Bollettino Parrocchiale del 24 marzo 2013
Riflessione di Don Romeo
DUE GESTI STRAORDINARI DELLA SETTIMANA SANTA
Alcuni gesti celebrati nella settimana santa rimangono per sempre nella memoria, negli occhi, nel cuore. Sono gesti che in ogni Pasqua ci affascinano, ci stupiscono, ci sconvolgono. Presento questi due che il Vangelo di Giovanni ci narra.
UNA DONNA ACCAREZZA DIO
Poco prima della festa di Pasqua a Betania, precedendo quegli avvenimenti di inganno e di violenza che portano Gesù alla morte, una donna di nome Maria, inginocchiata davanti a Gesù, cosparge i suoi piedi con un profumo preziosissimo e li asciuga con i suoi capelli.
Tutti intorno a lei, stupiti commentano. Si chiedono della necessità di quel gesto. Lei, in silenzio, fa parlare il suo cuore, Quella usata è una quantità spropositata di profumo prezioso. Sembra essere davvero uno spreco incredibile e scandaloso ma …
L’amore non sta facilmente dentro regole di ordine e di raziocinio,l’amore ha un certo coefficiente di follia,senza il quale sarebbe difficilmente comprensibile
Quel gesto improvviso e inaspettato, senza apparente utilità, esprime tutta la gratuità e la tenerezza dell’amore di Maria per Gesù: è un gesto per Lui, solo per Lui.
I discepoli sono scandalizzati. Giuda ne è indignato. Invece lei non bada a calcoli: versa tutto, "sciupa" tutto il suo profumo. Il contrasto è evidente: i discepoli ‘ragionano’, lei ‘ama’. Va oltre il dovuto e il necessario. Se manchi di fantasia esamina il tuo cuore. Solo da grandi amori nascono grandi fantasie. Questa donna è l’icona della gratuità, dell’amore smisurato, dell’amore senza calcolo. E il profumo si diffonde per tutta la la casa …
Maria, a Betania, ha creduto che l'amore non si spreca mai.
Di più, ha capito che l’amore che non ha il coraggio di sprecare, di consumarsi, di perdere, non è amore. Il suo è stato un "inno allo spreco" … ciò che facciamo passa, solo l’amore resta, diventa vangelo e profuma tutto all’intorno.
DIO LAVA I PIEDI AGLI UOMINI
Prima della festa di Pasqua, in quell’ultima, indimenticabile cena con i suoi amici, Gesù si inginocchia e lava i piedi ai suoi discepoli. Per commentare questo gesto che capovolge il nostro modo di pensare a Dio, alla vita, alla felicità, rubo le parole allo scrittore Luigi Santucci che ha mirabilmente colto lo "scandalo" di quel gesto:
"E sapendo che era giunta la sua ora di passare da questo mondo al Padre ... versa dell’acqua in un catino e comincia a lavare i piedi ai suoi discepoli" (cfr Gv 13)
La sua ora è giunta.
Cosa comincia a fare nel cenacolo, visto che deve morire?
Che cosa deve fare chi sa che di lì a poco morirà?
Se ama qualcuno e ha qualcosa da lasciargli deve dettare il testamento.
Noi ci facciamo portare della carta e una penna.
Cristo va a prendere un catino, un asciugatoio, versa dell’acqua in un recipiente.
Il testamento comincia qui.
Qui con l’ultimo piede asciugato, potrebbe addirittura finire.
Curvi su un foglio, noi scriviamo: lascio la mia casa, i miei poderi a ...
Gesù, curvo sul pavimento, deterge entro l’acqua i piedi dei suoi amici.
"Intendete voi quello che io vi ho fatto? Voi mi chiamate il Maestro, il Signore e dite bene perchè lo sono. Se dunque ho lavato i piedi a voi, anche voi dovete lavarvi i piedi gli uni gli altri. Io vi ho dato l’esempio, affinchè facciate anche voi come ho fatto io" (Gv 13,12-15).
Vi ho dato l’esempio ...
Se dovessi scegliermi una reliquia della passione, raccoglierei tra i flagelli e le lance quel tondo catino di acqua sporca.
Girare il mondo con quel recipiente sotto il braccio, guardare solo i talloni della gente;
e ad ogni piede cingermi l’asciugatoio, curvarmi giù, non alzare mai gli occhi sopra i polpacci, così da non distinguere gli amici dai nemici.
Lavare i piedi all’ateo, al cocainomane, al mercante d’armi, all’assassino del ragazzo nel canneto, allo sfruttatore della prostituta nel vicolo, al suicida, in silenzio:
FINCHE’ ABBIANO CAPITO. (Luigi Santucci)
Si rimane senza parole di fronte a un Dio felice solo di servire e che ci fa scorgere nel servire la fonte della gioia … "Sapendo queste cose sarete beati se le metterete in pratica" (Gv 13,17) … sarete felici!
Eventi in Evidenza
LA SETTIMANA SANTA
La benedizione dell’olivo è sotto il portico della canonica da dove poi in processione entriamo in chiesa accompagnati dal canto.
Scegliamo la Messa delle ore 9.15 visto che c’è la presenza dei ragazzi.
Al pomeriggio della Festa delle palme inizia la preghiera di adorazione al Santissimo che si prolunga anche nei giorni di lunedì e martedì Domenica dalle ore 15.00 alle ore 18.00
Lunedì e martedì l’orario dell’adorazione è dalle ore 15.00 alle ore 20.30
La Messa alle ore 15.00 e la preghiera del vespero conclude l’adorazione.
Non parliamo di “quaranta ore di adorazione” ma semplicemente di tre pomeriggi
dove abbiamo la possibilità del silenzio, della preghiera, dell’incontro con il mistero dell’Eucarestia. Fermarsi e stare da soli con il Signore è difficile per tutti, ma è un’opportunità da non perdere.