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La Quaresima è il cammino della Chiesa – comunità dei discepoli di Cristo – verso la celebrazione della Pasqua di Cristo. Non si tratta semplicemente di ricordare un evento passato. In realtà, la Pasqua è il mistero centrale della storia, mistero divino-umano, sorgente inesauribile di luce e di vita che non si finisce mai di conoscere e di accogliere.
Gesù Cristo è l’Agnello pasquale – e questo risulta chiaramente dai testi del Nuovo Testamento – ma quello che colpisce è che fu “predestinato prima della fondazione del mondo”, cioè nell’eternità, nel disegno eterno del Padre – anche se si è manifestato nel tempo della storia.
Qual è il significato dell’affermazione?
È che Dio Padre ha creato il mondo fissando lo sguardo sull’Agnello immolato per noi e per la nostra salvezza.
Questo equivale a dire che la Pasqua di Cristo è la ragione ultima della Creazione del mondo, l’evento, l’asse che regge il mondo e la storia.
Analizzando questa affermazione troviamo due verità. Anzitutto, nello sguardo eterno di Dio, c’era la previsione del peccato dell’umanità, collegato alla finitudine e alla libertà dell’essere umano. Se Dio ha deciso, nonostante lo scandalo del male, – che Dio non potrebbe sopportare – di creare il mondo, è perché il suo Figlio, quale Agnello pasquale, l’avrebbe riparato e vinto con la sua immolazione di Amore ristabilendo la giustizia e l’ordine della creazione.
All’origine del mondo e della storia c’è, dunque, un atto di Amore divino come immolazione e dono di sé, Amore che è più forte del male, della morte e dona la vita eterna.
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Le tre colonne che sostengono l’esistenza cristiana fondata sulla Pasqua
Il percorso di Iniziazione cristiana sfocia nella partecipazione al mistero della Pasqua – che è il mistero di Cristo Agnello immolato e risorto – e da cui deve continuamente attingere la forza della vita nuova in Cristo. L’esistenza cristiana possiamo pensarla come un edificio che poggia su tre colonne.
La prima colonna è lo studio, l’ascolto, la meditazione della Sacra Scrit- tura per coltivare e nutrire la fede.
La seconda colonna è la preghiera personale e liturgica.
La terza colonna è l’esercizio della carità.
Queste tre colonne, se poniamo cura a edificarle, conferiscono una robusta consistenza alla vita, infondono un’elevata ispirazione e motivazione all’impegno, sostengono nelle fatiche e nelle sofferenze, alimentano l’amore, aprono alla speranza. Sono una risposta alle situazioni di fragilità, di vuoto, di smarrimento e fanno nascere la gioia.
Accogliamo la grazia che Dio ci dona con la Quaresima. Usciamo dal torpore spirituale e dalla mollezza di volontà.
Cristo ci ama. Apriamogli il cuore, accogliamolo.
Dal Messaggio per la “Quaresima 2014”
Antonio Mattiazzo, Vescovo di Padova