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Prima lettera di S. Giovanni
(libera traduzione dalla Bibbia, fatta da Don Galdino, e “personalizzazione” della lettera inviata al suo indirizzo)
Carissimo G.,
voglio trasmetterti una Parola che io stesso ho ascoltato; anzi, voglio rivelarti la stessa Persona di Gesù, perché io l’ho vista con i miei occhi, l’ho contemplata con la mia mente, l’ho toccata con le mie mani (1.1).
Ti dico subito: questa Parola-Persona esisteva accanto a Dio Padre, di cui era Figlio fin dal principio, in dialogo di Amore. E si è manifestata a noi (1.2).
Sto annunciandoti proprio questa vita divina, traboccata fino a noi. Questa Parola-Persona - ripeto - io l’ho vista ed udita (1.3). Adesso la annuncio a te, affinché tu, entrando in dialogo con me, possa entrare nella comunione di vita con il Padre e con suo Figlio Gesù Cristo.
Dialogo che è pienezza di vita e gioia completa, in Dio e tra noi (1.4).
Vuoi saperlo? Dio è luce. In Lui non ci sono macchie né tenebre (1.5). Solo verità e amore (1.6). E’ impossibile stare con Lui e trovarsi nelle tenebre. E se tu avessi qualche macchia, c’è chi la toglie: Gesù, Figlio di Dio (1.7).
E dico di più: chi cammina nella luce di Dio vive in unione con tutti, perché è impossibile stare con Dio e non amare tutti. Se ci fosse tenebra in te, cioè odio e invidia del fratello, cerca Gesù Cristo, l’avvocato nostro presso il Padre (2.1). Egli, che non ha mai odiato nessuno, ti insegnerà ad amare, ed otterrà dal Padre il perdono dei tuoi peccati (2.2). Egli è stato vittima di quest’odio e di questa invidia, sacrificato dal mondo intero che non perdona (2.3).
Se tu vuoi conoscere intimamente Dio e stare con Lui, comportati come Gesù si è comportato(2.6). Incomincia col praticare i suoi comandamenti ed esempi (2.4). Ti troverai così nella verità e nell’amore di Dio. Cioè dentro la vita divina (2.5).
Carissimo G., non ti sto insegnando novità (2.7). Io ti ho comunicato questo comando e ti ho mostrato questo esempio di Gesù, fin dall’inizio, e tu hai imparato (2.8). Di nuovo c’è il fatto che questa luce, brillando dentro di te, irradiandosi attorno a te, e illuminando il tuo cammino, sta allontanando definitivamente le tenebre, e togliendo le occasioni di inciampo (2.10). Adesso sai dove stai andando (2.11). E’ cieco e confuso solamente chi odia il suo fratello (2.9). La pratica della fraternità, che vince l’egoismo e l’isolamento, genera la vita e la gioia. Cioè la vita eterna, la vita divina (2.8). Io ti scrivo, figlio amato, perché tu sei passato, con il perdono ricevuto e dato, dalla morte alla vita, dall’odio all’amore (2.12).
Giovanni, l’Anziano